La Bosporus University (BOUN) è uno dei primi tre istituti di istruzione superiore della statunitense “Ivy League” in Turchia. Prevede corsi di laurea triennali. L’inglese è lingua ufficiale d’insegnamento.

La BOUN è stata la prima università americana fondata (nel 1863) al di fuori degli Stati Uniti dal ricco filantropo Christopher Robert e dal missionario Cyrus Hamlin della confessione protestante congregazionalista. Da subito accolse gli studenti appartenenti alle minoranze dell’Impero Ottomano: armeni, bulgari, greci, cristiani.

Il College è stato consegnato al governo turco nel 1971. Ancora oggi è uno degli atenei più importanti di tutta la Turchia, tant’è che il 70% degli studenti lo preferisce. Naturalmente gli islamisti turchi son sempre stati contrari alle tradizioni liberali e filo-occidentali della BOUN (soprattutto per la mescolanza dei due sessi nelle aule!).

Il 2 febbraio scorso la polizia turca ha arrestato più di 150 persone che protestavano pacificamente contro la nomina da parte di Erdoğan di un fedelissimo al suo partito, Melih Bulu, come nuovo rettore della BOUN. È la prima volta, dal 1971, che un laureato non BOUN viene nominato rettore dell’università. Studenti e professori protestano ancora oggi, perché vogliono eleggere in proprio il rettore, come sempre è stato fatto. In un mese gli arrestati (considerati dal governo al pari di terroristi) sono raddoppiati. La polizia ha anche fatto irruzione in alcune case dei manifestanti e ha barricato il campus BOUN. In particolare sono stati presi di mira gli studenti universitari LGBTQ, rappresentandoli come devianti dai valori turchi.

Per Erdoğan il dissenso giovanile va bene solo se protesta contro le idee a cui l’islamismo sunnita si oppone, non se protesta contro gli stessi islamisti. Dall’ondata di epurazioni post-golpe del 2016 sono stati travolti centinaia di docenti, licenziati su due piedi. Sono anche stati nominati, con decreto presidenziale, decine di nuovi rettori in altre università. Ora, controllando l’Università del Bosforo, Erdoğan è in grado d’imporre l’egemonia culturale islamica a tutto il Paese. Gli resta solo la Galatasaray University, un’altra rinomata università che ha la specificità d’essere francofona. Per far capire a Macron che non ha apprezzato il disegno di legge sul separatismo, Erdoğan ha imposto agli insegnanti di francese di conoscere anche la lingua turca.

Insomma, ormai il premier si pone come dittatore assoluto: è allo stesso tempo capo del Stato, del governo, delle forze armate, del partito di maggioranza; ha il potere di governare l’esecutivo, il legislativo e indirettamente la magistratura. È anche in grado di controllare completamente la stampa, cioè può fare chiudere i giornali o farli acquistare da parte di uomini d’affari vicini al suo partito. Il suo slogan parla chiaro: “uno stato, una bandiera, una nazione, una patria”. Insomma una società dove non ci siano differenze culturali e religiose.

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