L’ultimo sondaggio, presentato nella puntata di ieri di Zona Bianca, su Rete 4, da parte dell’Istituto Tecné, rivela che Fratelli d’Italia risulta essere il primo partito col 23,5%. Il Partito Democratico gli è vicino col 23,1%.

La Lega è al terzo posto col 14,6%. Forza Italia col 10,6% sorpassa il Movimento 5 Stelle di Conte (9,4%).

Seguono Azione di Calenda (il 4,9%), Sinistra italiana (il 4,1%), Italia Viva di Renzi (il 2,8%) e Italexit di Gianluigi Paragone (2,5%).

Unica consolazione: lo spocchioso Renzi resterebbe a casa. Non ci sono molte alternative. Se Di Battista rientrasse nei 5 Stelle forse si potrebbe fare una coalizione programmatica con Sinistra Italiana di Fratoianni. Potere al Popolo sembra essere un’organizzazione più sindacale che politica. E Rizzo, col suo Partito Comunista, si è alleato con Toscano di Ancora Italia per dar vita a Uniti per la Costituzione (una coalizione che include anche Riconquistare l’Italia, Azione Civile e altri). Sta crescendo il movimento Alternativa.

In ogni caso sciogliere le Camere il 21 luglio e fissare la data delle elezioni al 25 settembre significa, di fatto, impedire di partecipare alle elezioni a qualunque partito che non sia esentato dalla raccolta delle firme. Ciò perché il termine per raccogliere e presentare minimo 750 firme autenticate in ogni collegio elettorale scadrà il 21 agosto. E naturalmente la norma per l’esenzione delle firme è stata accuratamente studiata per esentare solo i partiti allineati al pensiero unico.

Alternativa, Italexit, PC, Riconquistare l’Italia, Ancora Italia e qualunque nuova formazione che intendesse partecipare alle elezioni sarebbe, di fatto, tagliata fuori, in quanto risulta pressoché impossibile raccogliere e autenticare così tante firme in così poco tempo e, per di più, in pieno agosto.

Ci vorrebbe una mobilitazione per impedire alle istituzioni statali di uccidere la democrazia popolare.

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