La Conservapedia è l’enciclopedia dei conservatori americani. Uno si aspetterebbe l’apologia di quel neonazista di Zelensky che governa l’Ucraina. Invece tutto il contrario.

Zelensky è nato il 25 gennaio 1978: un acquario amante della pace! Sconosciuta la religione rivendicata. Infatti l’ebraismo lo sfrutta per i suoi sporchi interessi.

Ma veniamo alla carriera dittatoriale, che è tutta un programma. Non ha fatto il servizio militare, eppure è comandante in capo! Tre le sue credenze politiche: fascismo, globalismo e kakistocrazia (governo composto dalle persone kakistos, cioè peggiori, senza princìpi, senza scrupoli, inadatte al loro ruolo).

Strano che nei partiti politici di riferimento non abbiano messo quello che hanno inventato per lui: Servitore del popolo. Si sono limitati a Blocco fascista, Svoboda, Azov National Corp., Solidarietà Europea.

Il numero di morti che gli vengono attribuiti è oltre 30.000.

Zelensky viene definito come presidente clown, suprematista filo-occidentale, veemente russofobo, collaboratore neonazista e fantoccio di oligarchi (in particolare di Kolomoisky) e globalisti occidentali. È stato descritto come parte di una generazione di leader narcisisti Millenial.

Zelensky ha messo fuori legge la sua opposizione democratica, ordinato l’arresto dei suoi rivali e presieduto alla scomparsa e all’assassinio di dissidenti in tutto il Paese. Amnesty International ha accusato lui e il suo regime di crimini di guerra, anche perché hanno rifiutato di trattare un accordo di pace con le due Repubbliche del Donbass e con la Federazione russa.

Dopo aver assunto il ruolo di Capo di Stato, ha portato con sé, nel suo governo, il cast e la troupe della sua società di produzione multimediale: attori, sceneggiatori, cameramen, montatori cinematografici, addetti alla promozione e consulenti tecnici dei media.

Quando ha lavorato nell’industria dell’intrattenimento ucraino, in tre anni è diventato miliardario: già nel 2012 “Forbes” stimava il suo patrimonio netto in 15 milioni di dollari. Ma in due anni e mezzo della sua presidenza aveva accumulato 1,2 miliardi di dollari nella Dresdner Bank Lateinamerika in Costa Rica.

I suoi principali conti bancari sono tutti all’estero, come risulta dai “Pandora Papers” (gestiti più che altro dalla moglie). Probabilmente pensava di ripetere il suo exploit anche in questa guerra.

Formalmente fu eletto nel 2019 per combattere la corruzione e porre fine alla guerra nel Donbass. Cosa che Poroshenko non aveva voluto fare. Ma siccome anche Zelensky è figlio del colpo di stato di Maidan, sostenuto dagli Stati Uniti, nessuna sua promessa fu mantenuta. Era continuamente ricattato dai neonazisti.

Lo scopo del golpe era quello di facilitare interessi corporativi occidentali per acquistare beni precedentemente di proprietà statale. In questo saccheggio anche la famiglia Biden è coinvolta.

Quando i russi il 24 febbraio hanno condotto un’incursione per porre fine alla guerra del Donbass, in cui organizzazioni paramilitari neonaziste sponsorizzate dallo Stato hanno ucciso oltre 13.000 civili dal 2014, Zelensky ha fatto saltare in aria i ponti per impedire ai russi di avanzare, ha liberato le carceri e ha armato bande di criminali, ha messo fuorilegge tutti i partiti e i media di opposizione, ha permesso l’uso di civili come scudi umani, e ha rifiutato i corridoi umanitari per la loro evacuazione dalle città bombardate, anzi ha chiesto al comando militare di utilizzare combattenti di difesa territoriale (anche privi di esperienza militare) contro l’esercito professionale russo. E ha invitato mercenari di tutto il mondo a venire a difendere il suo Paese aggredito, inondando il mondo di notizie false.

Le atrocità e il genocidio della guerra nel Donbass sono stati ampiamente ignorati dai media occidentali sin dal loro inizio. Eppure nel dicembre 2021 Zelensky conferì in parlamento al comandante fascista di Pravy Sektor, Dmytro Kotsyubaylo, il premio “Eroe dell’Ucraina”.

Il Pravy Sektor è stato profondamente coinvolto nel colpo di stato di Maidan, nel massacro della Casa dei sindacati di Odessa e nell’uccisione di migliaia di civili di etnia russa nel Donbass dal 2014.

Probabilmente di fronte all’indifferenza dell’occidente Zelensky si è illuso che le truppe della NATO e la copertura aerea avrebbero difeso il suo regime dittatoriale dall’invasione russa, pur sapendo che il suo Paese ancora non faceva parte dell’Alleanza.

Oggi sfrutta la sua nazione solo per avere denaro straniero. Lui non si preoccupa di nulla: con la cittadinanza britannica che Johnson gli ha regalato può fuggire dall’Ucraina in qualsiasi momento.

Fonte: conservapedia.com/Volodymyr_Zelensky

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