Raffaele La Regina, capolista blindato del PD per la Camera in Basilicata, ex collaboratore del ministro Provenzano (vicesegretario nazionale), ha scritto “tesi di odio” contro Israele, stando a quanto detto da Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma.

La tesi di odio si riduce in sostanza alla negazione della legittimità dell’esistenza dello Stato d’Israele. Cosa che fanno decine di Paesi al mondo. Non è un odio di tipo etico, ma un giudizio politico. Non riguarda gli ebrei in generale, ma i sionisti, che hanno sempre avuto atteggiamenti persecutori nei confronti dei palestinesi.

Le sue non sono posizioni antisemitiche, poiché il sionismo viene rifiutato anche da molte comunità ebraiche.

In un tweet del 2017 aveva scritto: “Gerusalemme è luogo sacro per 3 principali religioni monoteiste, occupata in maniera illegale e violenta da Israele durante la guerra dei 6 giorni”. Una cosa falsa? No, una semplice constatazione.

Intanto Provenzano e Letta tacciono, poiché la politica nazionale spesso è ipocrita per definizione. Ma quel che è peggio è che La Regina ha chiuso il profilo Facebook, lasciando così credere che la sua tesi politica era in realtà non una convinzione personale ma un atteggiamento di maniera. Un atteggiamento che di fronte a una possibile carriera politica va radicalmente modificato.

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