Opporsi a un ordine criminale è un dovere
Il Catechismo della Chiesa cattolica dice una cosa che era già stata detta dal Tribunale di Norimberga: “Ogni membro delle forze armate è moralmente obbligato a opporsi agli ordini che incitano a compiere crimini contro il diritto delle genti e i principi universali”. I crimini di guerra “non si possono giustificare con il motivo dell’obbedienza a ordini superiori”.
Un principio contro cui si erano scagliati i gerarchi nazisti sotto processo, i quali, da vigliacchi e amorali quali erano, addebitavano i loro comportamenti subumani alle direttive che ricevevano da istanze superiori.
Quando i giudici del suddetto tribunale mostravano a quei nazisti prove concrete di militari tedeschi che si erano rifiutati di compiere atrocità sulle popolazioni slave o ebraiche, e che non per questo avevano subìto conseguenze disciplinari, non volevano ammetterlo, non ci volevano credere.
Questo per dire che, finita la guerra in Ucraina, chiunque abbia compiuto crimini contro l’umanità dovrebbe essere processato esattamente come colui che li ha ordinati o anche solo non impediti o tacitamente permessi.
È ora di finirla di attribuire alla guerra il pretesto per compiere qualunque azione immorale sul campo di battaglia. Se non riusciamo a capire che la guerra in sé è un’azione immorale, in quanto qualunque controversia andrebbe risolta pacificamente, dovrebbe però essere chiaro che, finita la guerra, chi ha sbagliato dovrà essere sottoposto a giudizio, fosse anche il presidente di una nazione. Anzi, di più: fosse anche il Consiglio di sicurezza dell’ONU, che non è mai riuscito, minimamente, a impedire alla giunta neonazista di Kiev di compiere nefandezze nei confronti dei russofoni del Donbass, costringendo la Russia a intervenire militarmente.
Se nel Consiglio di sicurezza non si riescono a prendere decisioni utili ai destini dell’umanità, regionali o universali che siano, allora vuol dire che quel Consiglio si regge su regole sbagliate. Quando le cose non funzionano e non si vuole che funzionino, allora è meglio rottamarle e ricostruirle completamente.
Se aveva ragione John Kennedy quando diceva: “L’umanità deve porre fine alla guerra o la guerra porrà fine all’umanità”, allora bisogna dire che, per come funziona, l’ONU non è in grado di impedire alcunché.