È dai tempi della conquista europea dell’America, quando le nazioni volevano imporsi al di fuori dei loro confini, che questo pianeta ha cominciato a farsi sentire come un luogo sempre più stretto, insufficiente agli appetiti insaziabili delle varie borghesie nazionali.

Le ultime grandi guerre sono state definite “mondiali” proprio perché alcune nazioni volevano acquisire una fetta di egemonia mondiale (Germania e Giappone in primis), mentre altre non volevano rinunciare a quella che già avevano (Francia, Inghilterra e USA). E altre ancora, pur non avendo alcuna egemonia mondiale, non volevano essere colonizzate da nessuno, avendo la forza per impedirlo (Russia, Cina e India).

Tuttavia fino allo scorso anno avremmo potuto dire che a livello planetario esisteva un’unica nazione in grado, in un modo o nell’altro, di dominare il mondo: gli Stati Uniti. Oggi non possiamo più dirlo: Russia e Cina sono in grado di impedirglielo. E un domani faranno la loro parte l’India, l’Africa, l’America Latina, il Sud-Est Asiatico… quando saranno in grado di liberarsi da ogni forma di colonialismo.

Ora, se ognuna di queste grandi aree geografiche pretende di dominare anche solo una parte del pianeta, le guerre non finiranno mai. Il fatto di superare i limiti angusti del classico nazionalismo, creando entità geopolitiche sovranazionali, non sarà mai in grado di garantire una vera stabilità. Non basta l’idea di multipolarismo per avere la pace. Non basta che le entità geopolitiche sovranazionali si rispettino reciprocamente.

Per garantire un futuro davvero pacifico all’umanità occorrerà che questa terza guerra mondiale (che alcuni considerano quarta, essendo stata la terza quella della guerra fredda) si concluda con un trattato di pace internazionale che metta al bando qualunque arma nucleare e qualunque arma che abbia capacità offensive nei confronti della sicurezza altrui. Se spariscono armi di questo genere, possono anche essere aboliti i rispettivi confini nazionali.

Gli Stati però devono prima mettersi in testa l’idea che egemonizzare anche solo una parte del pianeta, al fine di garantire alle proprie popolazioni un elevato benessere, è la principale idea che impedirà di realizzare qualunque trattato di pace internazionale.

Qui, per non avere la moglie ubriaca, bisogna rinunciare anche alla botte piena.

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