Forse è meglio tornare alle urne
L’Unione Europea non sta intraprendendo un’azione diplomatica sufficiente per risolvere il conflitto in Ucraina. L’ha detto l’ex ministro per le Politiche giovanili e la famiglia, Andrea Riccardi.
Cioè in sostanza ha fatto capire che il governo della Meloni sta affrontando il conflitto in Ucraina come se fosse un confronto bellico tra NATO e Russia, quando in realtà esso ha ripercussioni sul mondo intero. Questa miopia strategica (condivisa da altri statisti europei) sta diventando pericolosa per le sorti della UE, dell’Italia e dell’intera umanità. Il governo della Meloni si sta concentrando sul problema di come vincere una guerra contro la Russia, quando ormai il conflitto in atto, a 16 mesi dal suo inizio, sta destabilizzando l’intero pianeta e sta riducendo enormemente l’influenza globale degli USA e della stessa UE.
I veri problemi per l’Occidente collettivo, ma in realtà per le sorti di quella parte di territori vincolati a questo Occidente, stanno diventando la mancanza del grano e dei fertilizzanti, la scarsità delle fonti energetiche a causa delle sanzioni, la crescita incontrollata dell’inflazione (cui le banche centrali rispondono solo con l’aumento del costo del denaro, che però deprime lo sviluppo produttivo e incentiva la speculazione finanziaria), l’astronomico debito pubblico dei Paesi occidentali, la fine del primato delle monete occidentali e l’ideazione di un meccanismo alternativo allo SWIFT, il successo incredibile dell’organizzazione BRICS rispetto al progressivo declino delle organizzazioni economico-finanziarie occidentali, le incessanti migrazioni dei popoli dai Paesi più poveri…
Il governo della Meloni non ha la più pallida idea di come affrontare questi problemi: non è in grado di organizzare attorno ad essi alcuna discussione. È addirittura convinto ch’essi saranno risolti da una vittoria militare sul campo. Non solo, ma non viene neppure discussa la proposta di pace avanzata dalla Cina.
Questo governo non è all’altezza della situazione e deve andare a casa il più presto possibile. L’Europa ha bisogno di gettare le basi per accordi futuri sia con la Russia che con la Cina, altrimenti uscirà dalla storia.La politica non può prescindere dalla geografia, ha aggiunto Riccardi.
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